Digressione sull'evento del 24 maggio 2019 organizzato dal gruppo di lavoro ACC "EIKASIA"
“Parliamo di cibo, sempre, perché per noi italiani mangiare non è mai solo mangiare”.
Una frase ripetuta per molto tempo nelle nostre casa grazie allo spot pubblicitario firmato dal regista Ferzan Özpetek.
Quanto le nostre giornate, le nostre azioni e i nostri pensieri ruotano intorno al cibo? E quanto il cibo che scegliamo racconta di noi?
Il cibo nasce come nutrimento, ma col tempo viene arricchito di significati, di bisogni, di desideri; usato per festeggiare, per accompagnare nuovi incontri e per mantenerne degli altri, per piacere o per distogliere pensieri, ingurgitato in piedi o assaporato tra sguardi e parole.
Quel profumo, quel sapore, quella consistenza… avranno un significato? La scelta dei cibi è casuale o guidata da sensazioni ed emozioni?
E’ proprio questa la domanda che dà origine al nostro laboratorio:quando mangiamo, siamo “lEgATi all’emozione”?
Le emozioni guidano alla scelta di determinati cibi? Se si, in che misura? Scegliere un determinato alimento non è casuale, ma può dipendere dalle aspettative o dai ricordi correlati alle caratteristiche fisiche del cibo stesso. Se provo rabbia, cosa mangio e perché proprio quello? Se provo gioia invece?
Partendo dai principi della pratica mindfulness, si intende condurre i partecipanti a guardare da un’altra prospettiva l’approccio al cibo.
Durante, il laboratorio esperienziale attraverso la pratica della Mindful Eating utilizzerete i vostri sensi immergendovi nei colori, nella consistenza, nei profumi, nei sapori e nei suoni di ciò che mangiate per connettervi con i vostri vissuti corporei ed emotivi nel qui ed ora.
Si dedicherà del tempo al cibo e al momento del mangiare per ascoltarsi e favorire una maggiore consapevolezza della propria esperienza amplificando sensazioni, percezioni, vissuti senza giudizio.
I partecipanti, nella scelta di un alimento, arriveranno a farsi guidare dall’emozione e a condividere poi con gli altri i pensieri e le sensazioni che ne emergono.
Da questo piccolo percorso esperienziale, e dalle considerazioni che se ne trarranno, si proverà a discernere la fame emotiva da quella fisiologica. Le emozioni che proviamo hanno dei segnali somatici che spesso confondiamo con segnali di natura più organica come la fame. Innumerevoli volte, non rendendocene conto, tendiamo a gestire emozioni spiacevoli, come tristezza, rabbia, ma anche sensazioni che identifichiamo come ansia o senso di vuoto, controllando ciò che mangiamo.
EIKASIA - esperti in comportamento alimentare significati in armonia
Valentina Arcidiacono, Giorgia Belardini, Francesca Castellano,
Ilaria D'Angeli, Miriam Di Nardo, Massimo Esposito.
Informazioni sul laboratorio